Bad day

18/05/2514
Safeport, h.10.54

Siamo ancora bloccati su questo cesso di pianeta in attesa che ci arrivino i pezzi necessari per riparare la Banshee. Sono due giorni che ci spostiamo da un punto "sicuro" all'altro, tra canyon desolati sotto un cielo viola quanto il mio umore. 
Per quanto ne sappiamo il dottor Zaret potrebbe anche essere già morto, e la cosa che più mi fa imbestialire è che proprio quando avevamo un piano ci hanno fatto saltare dei pezzi di nave, riducendoci come animali in gabbia.
Scommetto che la Flotta non sta facendo nulla per trovare Akurl. Sono bravi solo a parlare e a prendersela con le persone innocenti, ma quando si tratta di prendere dei fottutissimi criminali improvvisamente spariscono dalla circolazione, riapparendo solo quando è il momento di metterti i bastoni tra le ruote mentre stai facendo il tuo dannato lavoro. E se anche li prendessero cosa farebbero loro? Li sbatterebbero in cella per quanto? Una settimana, due? E poi tornerebbero liberi di rapire, bombardare, uccidere, rubare. 
Sono nata e cresciuta su Capital City, ma penso che la gente dei pianeti centrali non si renda conto di come stiano le cose là fuori, visto che non credono nella pena di morte.
Negli ultimi anni ho visto così tanta morte e così tante ingiustizie che a volte ho la tentazione di mandare a 'fanculo le leggi dell'Alleanza e andare a far giustizia da me. Prenderei tutti quelli che volano su quell'Avenger e li riempirei di pallottole, uno per uno, affinché mi restituiscano il dottore, perché sono certa siano stati loro a rapirlo. Se solo riuscissimo a trovarlo e scoprissi che gli hanno torto anche solo un capello, li ricambierei con la stessa moneta, triplicandola.
Sono stanca di questo poso, e il mio fegato sta per scoppiare. Devo aver perso almeno un chilo in questi due giorni, dato che ho snobbato il cibo per dedicarmi all'alcool. Non ho parlato granché nemmeno con gli altri, e mi sento uno schifo per questo, ma non riesco a darmi pace. Nemmeno Cagnaccio riesce a starmi vicino e tirarmi su di morale, sembra essere stato influenzato dalla rabbia e dallo sconforto di tutti.
Come se non bastasse, Zoya si è messa a piangere sul latte versato dopo aver fatto mille cazzate, offendendosi perché quando è uscita dal carcere non ha trovato nessun Phantom ad accoglierla a braccia aperte, pur sapendo che io fossi bloccata su Greenfield accusata di occultamento di cadavere prima, e su Safeport poi, e pur sapendo che la massima priorità va al ritrovamento del dottor Zaret, situazione grave che lei, in quanto ex complice di Murdock, dovrebbe conoscere molto bene.
A volte mi chiedo dove sbaglio, e se il resto dell'equipaggio capisca quanto tenga ai Phantom, se capisca che sarei disposta a dare la mia vita per loro. Mi chiedo se vedano i miei sforzi o se siano troppo presi dalle loro tresche amorose, dai loro segreti, dai loro rimpianti per rendersi conto che io vivo per loro e per quella dannata nave. 
Mickey, quel rozzo barman del Crazy Horse, si è offerto di prendersi dei giorni di ferie e di raggiungermi, ma gli ho fatto capire che no, non voglio lo faccia. In realtà ho mentito, una presenza allegra come la sua gioverebbe sicuramente al mio umore, ma non voglio creare problemi agli altri e soprattutto non voglio rischiare di mettere un'altra vita in pericolo, dato che ovunque metta piede mi ritrovo in qualche guaio.
Vorrei solo dormire, e svegliarmi solo quando i guai saranno stati risolti.
Ma non posso, e sono adulta, e l'unica cosa che posso fare è lucidare le mie revolver in attesa che l'equipaggio di Vergil ci porti il portellone di carico nuovo in modo da poter andare a caccia di stronzi.
Che brutta giornata.

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